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I Musei a L’Aquila

L‘Aquila, città d’arte. Nel visitare questa splendida città è immancabile uno stop presso i due musei più celebri del capoluogo d’Abruzzo: il museo Munda e il museo MAXXI.

MUNDA – MUSEO NAZIONALE D’ABRUZZO, il museo che visse due volte

Il catastrofico sisma del 6 aprile 2009 ha determinato la chiusura del Museo Nazionale d’Abruzzo, testimone della storia del territorio regionale, dagli inizi dell’era quaternaria a tutto il Novecento. Fino ad allora il Museo nazionale d’Abruzzo era stato il principale della regione per ampiezza di superficie espositiva, numero di visitatori, consistenza e pregio del patrimonio esposto, ospitato all’interno di un monumento di grande rilevanza storica ed architettonica: il Forte Spagnolo di L’Aquila. La sede storica, gravemente danneggiata dal terremoto, è tutt’ora oggetto di un complesso intervento di restauro. La nuova vita del Museo ha avuto inizio il 19 dicembre 2015, con la riapertura nel complesso architettonico dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila, sito in Borgo Rivera, di fronte alla celebre Fontana delle 99 Cannelle.

Il Museo Nazionale d’Abruzzo fu inaugurato il 23 settembre 1951 nel Castello Cinquecentesco dell’Aquila, uno degli esempi più grandiosi e meglio conservati di architettura militare cinquecentesca, all’epoca restaurato dai danni dell’occupazione nazista. Nel 1958 il bastione est della fortezza accolse lo scheletro fossile di Mammuthus meridionalis rinvenuto qualche anno prima nella conca aquilana. Una selezione delle raccolte del Museo, che il terremoto del 6 aprile 2009 ha drammaticamente estromesso dalla sua sede storica, è oggi ospitata nel complesso dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila, costruito negli anni 1881-1883 e dismesso nel 1990. Nella nuova sede provvisoria, dopo un accorto intervento di riparazione e ristrutturazione, eseguito tra il 2010 e il 2015, ha trovato posto, protetta da avanzati presidi antisismici, una selezione di una sessantina di reperti archeologici e 112 tra dipinti, sculture e oreficerie, dal Medioevo all’Età Moderna. Si tratta di capolavori che testimoniano l’identità, la storia e la vitalità della cultura dell’intera regione, alcuni dei quali recuperati tra le macerie del sisma e restituiti a nuova vita grazie a complessi interventi di restauro.

MAXXI – MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI DEL XXI SECOLO

L’idea di una sede distaccata del museo MAXXI a L’Aquila nasce in seguito alla visita in città dopo il sisma dell’allora Ministro della Cultura, Dario Franceschini. Il museo apre ai visitatori nel giugno del 2021 nello storico Palazzo Ardinghelli, situato in pieno centro storico, a pochi passi dalla Fontana Luminosa e da Corso Vittorio Emanuele.

L’edificio fu progettato tra il 1732 ed il 1743 dall’architetto romano Francesco Fontana, figlio del più celebre Carlo. L’elemento che caratterizza l’architettura, insieme alla facciata, è il cortile da cui ha origine uno scalone monumentale di derivazione borrominiana, affrescato dal veneziano Vincenzo Damini nel 1749. Proprio la corte interna, che comunica sui due fronti con l’esterno, rende il Museo anche uno spazio pubblico a disposizione della città, affine al sistema urbano della piazza del MAXXI di Roma, che accoglie il quartiere e la città.

Crocevia di comunicazione, incontri e collaborazione tra i linguaggi espressivi, il MAXXI L’Aquila si configura come un polo in grado di intrecciare reti tra i protagonisti del contemporaneo e tra i soggetti operanti nel multiforme sistema artistico e scientifico (gallerie, fondazioni, associazioni, altri musei e istituti di ricerca) delle eccellenze della creatività nazionale e internazionale.

Come accade nella sua sede di Roma, il MAXXI L’Aquila punta a far dialogare arti visive, performance, fotografia e architettura interrogandosi sulla contemporaneità e a realizzare attraverso le esposizioni di artisti e creativi la sua missione istituzionale e la sua vocazione culturale e sociale.

Il MAXXI L’Aquila è anche un luogo di confronto e interazione: programmi di approfondimento, talk, workshop, progetti educativi e attività di formazione accompagnano le diverse mostre con uno scambio continuo e vivo con il territorio.